mercoledì 26 settembre 2012

La Casa di Sassonia


L'Impero carolingio non sopravvisse a lungo e sulle sue rovine sorsero i primi regni feudali, le cui vicende dettero vita a quella che viene definita l'anarchia feudale. Fu Ottone I (figlio e successore di Enrico I di Sassonia, re di Germania), giunto al massimo della sua fama dopo avere sconfitto gli Ungari e gli Slavi, a ricostituire il Sacro romano impero, ma in veste germanica: a differenza di quello carolingio, esso escludeva la Francia e gravitava intorno alla Germania. Ecco un quadro sintetico della Casa di Sassonia:



Il destino dell'Impero Carolingio


Alla morte di Carlo Magno (814), l'impero passò all'unico figlio sopravissuto, Ludovico il Pio (814-840), il quale emanò due importanti documenti: l'Ordinatio Imperii (817 e, in una seconda formulazione, 829), in cui si stabiliva che la corona fosse trasmessa al figlio primogenito, Lotario, e che gli altri due figli (Carlo e Ludovico) gli si sottomettessero come re delle singole regioni; la Constitutio Romana (824), in realtà fatta emanare dal figlio Lotario, la quale decretava che il Papa, una volta eletto dal clero e dal popolo romano, dovesse giurare fedeltà all'Imperatore (sancendo, così, la superiorità dell'Impero sul Papato). Tuttavia, iniziò una lotta per la successione, che vide i fratelli minori alleati contro il maggiore (Giuramento di Strasburgo, 842, in lingua franca e germanica), conclusasi con il Trattato di Verdun (843), con cui l'Impero venne diviso fra i tre figli di Ludovico il Pio: Lotario ebbe il Regno d'Italia (il nord della penisola) e la Lotaringia (con il titolo imperiale), Ludovico (detto il Germanico) il Regno di Germania (Austria  e Alemagna), Carlo (detto il Calvo) il Regno di Francia. Nacquero così tre Regni separati, che nell'885 Carlo il Grosso (figlio di Ludovico II, erede di Lotario) riuscì a riunificare per breve tempo, fino all'887, quando si ebbe il definitivo smembramento dell'impero.