domenica 13 settembre 2009

Quale il valore della storia?

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Quale posto ha la storia nella vita spirituale e sociale del nostro tempo, quale funzione assolve? [...] Non si professa la storia per la sua "utilità", quasi che essa potesse insegnare la perfezione tecnica e i giusti artifici. Si vuole conoscere il passato. Perché lo si vuole conoscere? C'è ancora chi risponde: per prevedere il futuro. Ci sono molti che pensano: per comprendere il presente. Personalmente, io non arrivo a tanto. Io penso che la storia cerchi di dare uno sguardo al passato in sé e per sé. Ma a che scopo? Il fattore finalistico, nella nostra sete di conoscenza, non può essere trascurato. Evidentemente, in ultima analisi, sempre allo scopo di "comprendere". Che cosa? [...] No, non si tratta della tempesta del fosco presente, ma del mondo e della vita nel loro eterno significato, nella loro eterna tensione e nella loro eterna quiete. [...] Noi ci rivolgiamo al passato per un desiderio di verità e per un'esigenza vitale. [...] Lo scopo da raggiungere non è trarre una utile lezione per un determinato caso che si verificherà nel prossimo futuro, ma trovare un punto fermo nella vita. Rendersi conto, sapere bene dove siamo, determinare la nostra posizione in base a punti di orientamento molto distanti nel tempo: questo è il lavoro dello studioso di storia.

J. Huizinga, La scienza storica, Laterza, Bari 1974, pp. 89, 98, 107, 109.

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